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Denia divide la sua terra in cinque zone in base ai rischi di incendio e modifica il piano di combustione

30 settembre 2022 - 14: 47

Il consiglio comunale di Denia ha deciso di modificare il piano di combustione per il comune in conformità con la legge valenciana sulla prevenzione dell'uso del fuoco. Una delle grandi novità è la modifica introdotta nella suddivisione del pavimento in base ai rischi di incendio.

Con questa modifica, il suolo Dianense è diviso in cinque zone in base alla natura del suolo e al pericolo quando si utilizza il fuoco per bruciare i rifiuti. Le zone sono le seguenti:

  • 1. Zona di vegetazione forestale (terreni forestali e appezzamenti agricoli)
  • 2. Zona agricola generale (appezzamenti a una distanza compresa tra 30 e 500 metri dall'area forestale, oltre alle colture pluviali e alle case, indipendentemente dalla loro distanza)
  • 3. Zona di Massimo Rischio (appezzamenti agricoli a meno di 30 metri dalle aree forestali)
  • 4. Zona agricola illimitata (aree a una distanza maggiore di 500 metri dalla zona forestale)
  • 5. Area di uso residenziale e urbano (spazi urbani, edificabili o industriali)

L'incendio nell'area forestale necessita di un'autorizzazione eccezionale da parte del Dipartimento dell'Ambiente, trattandosi di un'area protetta. Mentre in zona 2 ti servirà solo un'autorizzazione ordinaria rilasciata dal Comune. Nella quarta zona sarà consentito l'uso del fuoco senza autorizzazione, fatta eccezione per le aree alberate dichiarate PATFOR, l'unico obbligo è quello di avvisare preventivamente il Comune dell'incendio.

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D'altra parte, non sarà consentito bruciare rifiuti nelle aree urbane; i rifiuti dovranno essere trattati presso l'impianto di compostaggio comunale. Non saranno inoltre consentite la realizzazione di barbecue e padelle o attività con fuoco senza autorizzazione. Negli appezzamenti agricoli possono essere bruciati i resti dell'attività (esclusi gli scarti di potatura, che saranno trattati nell'impianto di compostaggio), ma non i rifiuti urbani, anche se vegetali. Quanto ai fuochi d'artificio, non possono essere utilizzati senza autorizzazione e non verranno mai lanciati in aree extraurbane.

Un'altra novità è la modifica dei giorni di combustione, che possono essere effettuati la domenica. Per quanto riguarda le restrizioni, nel nuovo calendario non sarà possibile bruciare rifiuti dal 1 giugno al 16 ottobre, né durante la Settimana Santa e le festività pasquali (dal giovedì santo al lunedì di San Vincenzo), durante la celebrazione della Erroriné nei giorni festivi in ​​genere. Per evitare il più possibile incendi, non sarà autorizzato l'incendio nei giorni 2 o 3 pre-emergenza di rischio incendio boschivo.

Gli orari in cui possono essere bruciati i rifiuti non cambiano: dall'alba alle 11:00 o alle 13:30 (a seconda della stagione dell'anno). Se il tempo viene invertito per inversione termica (quando la bassa temperatura fa sì che i fumi non possano salire e viaggiare orizzontalmente, invece di salire), la combustione non sarà possibile. Devi anche prendere in considerazione la direzione e la velocità del vento.

Il testo approvato sarà reso pubblico alla Gazzetta Ufficiale della Provincia (BOP), aprendo così il termine di 30 giorni lavorativi per presentare reclami, reclami e suggerimenti. Se non si presentano, l'ordinanza sarà eseguita.

2 Commenti
  1. Alberto ha detto:

    Soprattutto il Comune dovrebbe applicare la legge e obbligare i proprietari di appezzamenti abbandonati, e sono molti, sempre di più, a tenerli puliti. L'eccesso di vegetazione secca, erbe e cespugli, alberi morti per abbandono, è una delle cause principali dei molteplici incendi che abbiamo avuto quest'estate. Monitorare i terreni abbandonati, contattare i proprietari, costringerli a tenerli puliti, sarebbe utile, ma richiede impegno e dedizione e non si può fare seduti su una sedia. Le leggi servono a poco se non vengono applicate.

    • Brigitte ha detto:

      Bravo Alberto, non ti conosco, ma credo che lo stesso, inoltre, gli appezzamenti non ripuliti inducano persone insensibili e negligenti a lasciare la loro spazzatura. Denia è molto sporca e sempre di più per una città turistica.


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