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Più di mezzo migliaio di ricci vengono reintrodotti nelle acque di Denia per un progetto di allevamento rivoluzionario

28 dicembre 2023 - 09: 41

Il Ministero dell'Agricoltura, dell'Allevamento e della Pesca e la Fondazione Oceanogràfic hanno lanciato un progetto pilota finalizzato alla riproduzione, allevamento e reintroduzione di esemplari di riccio di mare (Paracentrotus lividus) sulle coste della Comunità Valenciana con l'obiettivo di rafforzare le popolazioni colpite in tutta la Regione.

Nell'ambito del progetto, i tecnici della Fondazione Oceanogràfic sono riusciti a riprodurre quasi 2.000 giovani ricci di mare, che hanno raggiunto gli otto mesi di età. Del numero totale di esemplari allevati nell'Oceanogràfic di Valencia, 600 sono stati recentemente rilasciati nelle acque di Denia.

Si tratta di un'iniziativa pilota alla quale aderiranno anche alcune corporazioni di pescatori interessate a collaborare alle fasi di ingrasso e rilascio di questi animali marini.

Con tutto ciò, la Fondazione Oceanogràfic e il Ministero ribadiscono il loro impegno nella conservazione del mare per contribuire in modo significativo al recupero delle popolazioni di ricci di mare nella Comunità Valenciana.

Le fasi del progetto

I riproduttori vengono raccolti nelle aree dove verranno successivamente rilasciati. Durante le fasi larvali - le prime fasi dello sviluppo - gli esemplari vengono tenuti in vasche a forma di cono e si nutrono di microalghe allevate nelle strutture dell'Oceanogràfic de València.

Successivamente, in acquario, queste minuscole larve si depositano sul fondo e iniziano la loro fase di trasformazione.

Quando diventano abbastanza grandi, si nutrono principalmente di alghe naturali, micro e macroalghe (come l'Ulva lactuca), anch'esse allevate nel centro marino di Valencia. Seguendo le raccomandazioni di centri di riferimento come il Centro di Sperimentazione Marittima (CEP) della città galiziana di Castropol, una volta che gli esemplari superano la dimensione minima di circa due centimetri, possono essere reintrodotti in mare.

La reintroduzione degli esemplari viene effettuata in aree che dispongono di precedenti studi sull'habitat e sulla presenza della specie, nonché sul monitoraggio degli esemplari reintrodotti. Il progetto ha la collaborazione dell'Istituto di ecologia costiera e del Servizio ambientale marino e di pesca del comune di Denia.

Caratteristiche del riccio di mare comune

Il riccio di mare comune ha una colorazione variabile dal verde al marrone o al viola. La sua distribuzione copre le coste dell'Atlantico nord-orientale e del Mediterraneo, occupando prevalentemente fondali poco profondi e pozze intercotidali. Si nutre prevalentemente di macroalghe fissate al substrato e, occasionalmente, di resti di sostanze organiche animali.

Gli echinodermi, animali esclusivamente marini, si distinguono per il loro scheletro calcareo costituito da spicole, da cui deriva il loro nome in latino, che significa spine (equine) nella pelle (derma). Questa classe comprende varie specie, come le stelle marine, i ricci di mare e le oloturie o i cetrioli.

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