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Il parere del CEDMA su DATE: "Le alluvioni sono il tallone d'Achille della futura pianificazione territoriale Dianense"

Aprile 29 da 2021 - 10: 30

Non è la prima volta che dal Cercle Empresarial del Marina Alta siamo costretti a insistere sull'importanza di dichiarare Denia come comune allagabile. Ma in questa occasione, speriamo che il Dipartimento di Urbanistica della Città di Denia possa prendere sul serio e in questo senso la Dichiarazione Strategica Ambientale e Territoriale (DATA) del Piano Strutturale Generale emessa dalla Direzione Generale dell'Ambiente Naturale e valutazione ambientale.

Riunione della Commissione Territorio di Cedma questa settimana e dopo un'analisi rigorosa da parte dei tecnici e dei professionisti che lo compongono, è inappellabile affermare che la DATA conferma che l'allagamento è il tallone d'Achille della futura pianificazione territoriale di Dianense. Del resto gran parte delle tante determinanti rilevate nel documento sono dovute proprio a questa causa, motivo per cui al CEDMA ancora non si comprendono le ragioni comunali per ignorare la raccomandazione formulata al riguardo dal Servizio Gestione del Territorio. Generalitat.

Forse, sospettiamo, questa resistenza è dovuta al fatto che molti degli assessori che compongono l'attuale esecutivo Dianense hanno votato contro la dichiarazione di Comune allagabile quando erano all'opposizione, impedendo così l'adozione di misure correttive. Se questo è il motivo, ti chiediamo di sbarazzarti dei complessi e degli errori del passato e di assumerti la responsabilità che hai come rappresentanti pubblici della città.

Un punto a parte merita il Piano regolatore igienico-sanitario a cui fa riferimento il DATE, il suo stato di abbandono cronico che ora dovrà essere ripreso, nonché la necessità di considerare che l'allacciamento alla rete fognaria di migliaia di case Montgó e Rotes non sarà essere una soluzione sufficiente senza fornire misure di ridimensionamento al sistema di impulso e a
nuovo WWTP.

Molto deve cambiare questo piano generale proposto nel 2019, una versione che d'altra parte e come abbiamo già sottolineato ai suoi tempi, manca della necessaria visibilità pubblica e di ogni tentativo di sostenerne la fattibilità economica. Questa DATA, in realtà, è una pietra miliare storica sorprendente, poiché le sue 52 pagine sono di fatto il promemoria sistematico della violazione accusata dei molteplici rapporti settoriali che rimangono ancora sfavorevoli alla pianificazione proposta dal Dipartimento di Urbanistica di Denia.

La DATA, se presa sul serio, dovrebbe portare all'introduzione di sostanziali modifiche al modello proposto dal Consiglio Comunale, e quindi restano nell'aria molti dubbi. Dato che le condizioni sia nei suddetti soggetti che in molti altri punti sono così impegnative, questo provocherà una nuova esposizione del pubblico? E se non viene eseguita, quali garanzie legali ci sono che non sarà rigettato in tribunale proprio a causa di una nuova sentenza processuale?

Perché il DATE, insomma, considera accettabile il modello proposto, ma pone così tante condizioni che è difficile soddisfarle senza effettuare un PGE molto diverso da quello attualmente proposto.

La situazione attuale è nella fase di pre-dichiarazione. Trattandosi di una dichiarazione ambientale "non definitiva", come sottolinea lo stesso documento, non abbiamo compiuto assolutamente alcun progresso e purtroppo siamo allo stesso posto di quattro anni fa.

Per questi motivi, da CEDMA, si prevede di richiedere ufficialmente la convocazione del Consiglio urbanistico di Denia per conoscere i passi che il Consiglio comunale intende intraprendere per risolvere la situazione. Parallelamente, e per rispondere ai dubbi generati da questa DATA, sarà richiesto anche un incontro presso la Direzione Generale dell'Urbanistica.

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