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Il furto di un telefono cellulare, la possibile causa dell'aggressione contro i bambini dal centro di accoglienza di Dénia

Novembre 23 da 2018 - 13: 24

Lo smarrimento o il furto di un telefono cellulare potrebbe essere la causa della controversia che si è conclusa con l'aggressione a due minori maghrebini da parte del Centro per i minorenni di Les Rotes la scorsa settimana da un gruppo di quindici persone a Denia.

Secondo fonti della Polizia Nazionale, i fatti hanno origine da un disaccordo che a metà ottobre aveva sei minori nel centro di accoglienza con altri giovani di questa città, quando entrambi erano nel quartiere fieristico. Da quella data entrambi i gruppi hanno affrontato e minacciato ogni volta che hanno coinciso per le strade della città, arrivando in un qualche momento ad attaccarsi a vicenda.

I detenuti ora perseguitati e aggrediti in diverse occasioni i denuncianti, li hanno anche chiamati telefonicamente per cercare di rimanere con loro per minacciarli e presumibilmente attaccarli. Gli aggressori sono apparsi diverse volte nelle vicinanze del centro di accoglienza, minacciando e impedendo alle vittime di sviluppare una vita normale. In un'occasione hanno persino cercato di intrufolarsi nel centro saltando la recinzione, anche se gli educatori lo hanno impedito.

Dopo l'attacco, nove persone, sei minori e tre adulti, sono stati arrestati come presunti responsabili di un reato di "stalking" o molestie ripetute e illegittime. La circostanza si verifica che uno dei detenuti è a sua volta il padre di uno dei minori coinvolti.

I detenuti di nazionalità spagnola, argentina e marocchina, con età comprese tra gli 44 e gli 15 sono stati rilasciati dopo essere stati ascoltati in una dichiarazione e sono in attesa di essere convocati dall'autorità giudiziaria e dal procuratore dei minori.

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