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Prendono l'abbigliamento sportivo contraffatto sul mercato di Dénia per il valore degli euro 30.000

Novembre 20 da 2017 - 14: 04

La Guardia Civil è intervenuta nel mercato settimanale di Denia decine di capi di abbigliamento sportivo contraffatti, che avrebbero raggiunto il valore di vendita degli euro 30.000. Le cinque persone coinvolte non avevano alcuna autorizzazione, da parte dei diversi marchi, per la vendita di questi prodotti, che sono stati intervenuti, essendo a disposizione dei tribunali.

La Guardia Civil ha appreso che in varie posizioni del mercato settimanale di Denia vendevano prodotti sportivi, come abbigliamento e calzature, forse falsi di marchi ben noti. Immediatamente, fu organizzato un agente formato da otto agenti, appartenenti al Servizio Fiscale e all'Area Investigativa della Guardia Civil di Calp.

Di conseguenza, è stato individuato un totale di posizioni 5, in cui, infatti, è stato trovato un gran numero di capi di abbigliamento contraffatti, essendo imitazioni di prodotti di importanti marchi internazionali.

Gli agenti hanno dovuto agire in fretta, dal momento che il luogo era sorvegliato e controllato da "portatori d'acqua", che si mescolavano con la folla addetto mercato e sono stati responsabili per suonare l'allarme in caso di presenza della polizia può nascondere mercanti il ​​genere falso.

Non hanno potuto provare l'origine di detti indumenti, né hanno presentato la corrispondente autorizzazione dei marchi registrati per la loro vendita, motivo per cui il genere è stato fermato.

I proprietari di queste posizioni sono 5 uomini, 4 senegalese 30, 32, 34 e anni 36 e marocchina 1 da 29, che sono stati accusati di due reati contro il patrimonio industriale, provvisoriamente rilasciato, come indagato.

Infine è intervenuto un totale di abbigliamento 272, 201 paia di scarpe da ginnastica e accessori 44, tra zaini e cappellini, le principali squadre di calcio e marchi, che hanno già presentato la denuncia da questi fatti, come parte compromessa.

I prodotti contraffatti sequestrati, che avrebbero raggiunto il mercato Euro 30.000, sono stati messi a disposizione dell'Autorità giudiziaria competente.

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