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Il Centro Occupazionale di La Xara denuncia di trovarsi in una "situazione critica" per i mancati pagamenti della Conselleria

30 June 2021 - 10: 46

Il Dipartimento per l'uguaglianza e le politiche inclusive deve ad Aprosdeco un totale di 8 fatture per la gestione del Centro occupazionale e del Centro diurno "La Xara" che ammonta a più di 650.000 euro. 91 persone con diversità funzionale intellettuale frequentano questi centri ogni giorno e lavorano un totale di 35 professionisti. L'assistenza si estende a 91 famiglie in tutta la regione, per un totale di 12 comuni coinvolti.

Questo giugno i lavoratori non riscuoteranno la busta paga e questa situazione si ripeterà fino a quando il Ministero non farà fronte ai loro debiti e normalizzerà il pagamento di un servizio vitale per la regione poiché non esiste altra risorsa di queste caratteristiche.

I centri hanno fornito assistenza ininterrotta durante questo periodo di pandemia, sostenendo le famiglie nei momenti critici. In questi tempi di grande vulnerabilità, si sono dimostrate determinanti per la vita di ciascuna delle persone che vengono al centro e delle loro famiglie. L'impatto della pandemia su tutti loro è stato devastante e l'assistenza professionale ha ridotto al minimo questo impatto e alleviato le situazioni familiari.

"Conselleria, attraverso la sua Direzione delle Infrastrutture Sociali, non ha offerto informazioni chiare e concrete su quando e quanto pagherà, solo anticipando che alcune pratiche siano in corso", assicurano da Aprosdeco. "L'amministrazione sostiene che tale situazione sia dovuta al fatto che attualmente il contratto con l'Associazione è scaduto e ci troviamo in una situazione di risarcimento ingiusto fino alla risoluzione della nuova procedura di gara in corso, che implica processi più estesi nella gestione delle fatture. Tale giustificazione è del tutto incerta in quanto negli ultimi 5 anni e mezzo l'Associazione ha avuto contratti solo in due periodi di un anno e ritardi così importanti non si sono mai accumulati. Quindi questo argomento è infondato".

Aprosdeco è un'entità formata da famiglie fondata nel 1974 e che nel corso della sua storia ha lanciato diverse risorse per rispondere ai bisogni che sono stati rilevati nelle persone con disabilità intellettiva e nelle loro famiglie. In questi 46 anni alla Gestione del Centro Occupazionale e Centro Diurno si sono aggiunti altri servizi:
Casa protetta I dove vivono 7 donne, Casa protetta II in cui vivono 6 uomini, un club per il tempo libero e un centro speciale per l'impiego: lavanderia industriale.

In tutti questi anni è diventata un punto di riferimento nella regione, consolidato e impegnato a favore delle persone più vulnerabili.

Questa situazione mette in pericolo progetti come la riforma e l'implementazione di un nuovo alloggio protetto, tanto necessario e richiesto dalla mancanza di posti residenziali nella regione.

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