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Aprosdeco affronta il secondo mese senza stipendio e annuncia una manifestazione: "È ora di passare dalle parole ai fatti"

09 Luglio 2021 - 14: 31

L'associazione Aprosdeco ha convocato questa mattina una conferenza stampa presso il Centro Occupazionale di La Xara per dare visibilità ai gravi problemi che il centro sta trascinando a causa del mancato pagamento da parte della Conselleria di fatture pendenti del valore di oltre 650.000 euro. I consigli comunali di Denia hanno aderito a questa chiamata, Xàbia, Gata de Gorgos, Benitatxell, Ondara e Pedreguer per mostrare il loro sostegno alla richiesta.

I lavoratori del centro affrontano il secondo mese senza stipendio. Conselleria è in attesa del pagamento delle fatture all'associazione dallo scorso novembre, pari a 668.160 euro. Un fatto che li ha costretti a non poter più assumere gli stipendi dei 33 lavoratori a giugno, e che di questo passo tutto indica che si ripeterà questo luglio.

Come spiegano da Aprosdeco, le durate della Conselleria sono costanti, essendo stato detto che avrebbero addebitato la prima fattura per novembre la scorsa settimana (ad oggi non hanno ricevuto nulla) e altre due prima della fine del mese, cosa che credono è improbabile. Infatti dalla Conselleria svuotano il pacco dicendo che "è una questione di amministrazione". "Almeno raccontano la ragione e mostrano i loro volti", ha detto Ana Zambrana, direttore di Aprosdeco.

L'unica soluzione che viene data loro è chiedere un prestito, ma si rifiutano di pagare gli interessi per il mancato rispetto del Ministero. Inoltre, affermano che il ministro responsabile, Mónica Oltra, non si esprime al riguardo. "Il Dipartimento si è vantato che l'assistenza sociale è una priorità. Bene, è tempo di passare dalle parole ai fatti, ha affermato José Albort, rappresentante sindacale di UGT, che ha anche annunciato una manifestazione a Valencia per il prossimo 22 luglio.

Inoltre, sulla stessa linea, il Ministero cerca di giustificarsi incolpando Aprosdeco di trovarsi in una situazione di “indebito risarcimento” perché è in corso una gara, avendo rispettato il termine precedente. In altre parole, Aprosdeco offre il servizio quando il suo contratto sarebbe dovuto scadere per poterne iniziare uno nuovo. Ora, questo nuovo bando ha chiuso il periodo di candidatura a dicembre 2019, a cui l'associazione ha partecipato. Il 3 febbraio 2020 erano state aperte solo due delle tre buste del concorso. Da allora il terzo e ultimo non è stato aperto, per cui il Ministero in questo modo ritarda l'aggiudicazione del nuovo contratto che potrebbe far ricadere il Centro per l'Occupazione nelle mani di Aprosdeco.

Ad ogni modo, oggi ci sono 8 conti in sospeso da pagare a un'associazione che si occupa di gestire un centro pubblico di grande bisogno che serve 91 persone provenienti da tutta la regione. Diversi consigli comunali hanno già annunciato che presenteranno mozioni alle loro sessioni plenarie per sostenere la richiesta al consiglio, tra cui quella di Denia, Xàbia e Benitatxell, come confermato dai loro rappresentanti presenti. Ora, oltre alla concentrazione del 22 luglio, non resta che attendere che il Ministero si conformi affinché i lavoratori possano recuperare gli stipendi e il centro possa affrontare ciascuna delle spese che il loro lavoro richiede.

2 Commenti
  1. Genoveva ha detto:

    Vergogna, vertenza e tutta la mia solidarietà ad Aprodesco.

  2. Aledo carrascosa rosa ha detto:

    Come la mamma di uno studente dire qualcosa a queste persone perché non hanno un nome non meritano di rappresentarci


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