Il concerto della band valenciana Social Security è stato il primo grande evento che il Consiglio comunale di Denia ha realizzato in questa crisi sanitaria. È stata la cartina di tornasole per verificare che la nuova normalità possa diventare effettiva e non essere un mero titolo per un tempo in cui la privazione, soprattutto in termini di svago e cultura, ci sta allontanando da ogni tipo di vita quotidiana.
Le misure di sicurezza erano all'altezza del compito. La protezione era estrema per garantire la salute dell'atto. Ora, a patto che ci fosse una sedia riservata all'interno del recinto.
Fuori dalle recinzioni, poco controllo è stato utilizzato per organizzare una festa totalmente diversa in più di un'occasione da quella che si stava vivendo nei luoghi riservati. Balli, drink in piedi senza maschera e certe folle danno una nota negativa alla notte. Qualcosa che è stato in qualche modo incoraggiato da alcune terrazze di stabilimenti che hanno approfittato della loro vicinanza al palco per fare i propri affari, adempiendo ai propri provvedimenti molto più gentili con i festeggiamenti e, quindi, con il coronavirus.
All'interno però il comportamento è stato impeccabile, il che serve a dimostrare che è possibile continuare a promuovere queste attività culturali per evitare che questo forte settore della nostra zona affondi completamente, soprattutto per la sfiducia degli stessi comuni. Ora, come per il resto dei settori, è tempo che il Comune faccia un ulteriore passo avanti e scommetta sui prodotti locali, compresi quelli culturali.