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AEHTMA si distingue dagli albergatori che chiamano per violare le restrizioni e chiedono di rispettare le regole stabilite

Febbraio 10 da 2021 - 13: 21

Di fronte all'appello lanciato da un gruppo di albergatori di Castellón a violare la legge aprendo le loro strutture contro l'attuale divieto legale, l'AEHTMA ha voluto prendere le distanze da tale iniziativa e ha raccomandato a tutti gli imprenditori del settore della Marina Alta di rispettare le regole stabilite, "Per quanto questi possano sembrare ingiusti".

Immagine: dimostrazione AEHTMA davanti al municipioManifestazione AEHTMA davanti al municipio

"Dall'inizio della pandemia, quasi un anno fa, abbiamo difeso gli interessi dell'industria alberghiera su tutti i fronti. A livello istituzionale, dai media e attraverso concentrazioni e manifestazioni per strada; ma sempre nel più stretto rispetto della legalità" , precisano dall'associazione. "Abbiamo organizzato e partecipato a manifestazioni e altri atti di protesta ai piedi della strada nei nostri paesi e città Castellón, Valencia, Alicante e Madrid".

AEHTMA ricorda che continuano a lottare per un trattamento equo del settore alberghiero, considerando che questo settore è il più colpito dalle decisioni di restrizioni e chiusure imposte dai governi. "Siamo stati ingiustamente identificati come causa di infezioni maggiori quando non ci sono prove scientifiche per dimostrarlo". Inoltre, stanno perseguendo un piano di salvataggio che consente al settore di sopravvivere a questa situazione. "Questo Piano non ha raggiunto la piena estensione necessaria per il suo scopo, che altro non è che aiutare tutte le aziende ad affrontare questa crisi, continuare a creare ricchezza e generare occupazione", sottolineano da AEHTMA.

Insistono sul fatto che continueranno a rivendicare queste e altre misure, ma che lo faranno nel rispetto della legge. L'associazione ritiene che il contrario, rimuovendo le rivendicazioni dal quadro giuridico, possa solo peggiorare la situazione e generare conflitti sociali "totalmente irresponsabile". "In qualità di datori di lavoro, non raccomanderemo mai ai nostri collaboratori di stare fuori dalla legge e in posizioni di insubordinazione, il che potrebbe portare a gravi conseguenze legali".

"Chiediamo a tutto il settore di continuare a lottare per essa all'interno della Legge, con tutti gli strumenti che uno Stato Democratico e la Legge forniscono".

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