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Parere di Mario Vidal (Gent de Dénia): «Prevenzione, signori, prevenzione»

Agosto 18 da 2022 - 09: 38

Vorrei iniziare queste righe ricordando tutti i vicini che purtroppo stanno attraversando una situazione tragica, a causa dell'incendio delle loro proprietà, appezzamenti, case e animali, e quel che è peggio, l'incertezza dopo gli sgomberi, per vedere cosa si stanno per trovare. Non voglio pensare a quanto sia difficile ricominciare.

Questo non è il momento di cercare i responsabili o i colpevoli, è il momento di rendersi conto che le politiche non funzionano e, infatti, quelle frasi che dicono "Devi vivere con il fuoco" o "Devi vivere con le inondazioni" , perché considerano i fenomeni naturali Ebbene, no, non sono condivisi.

Si dimostra ancora una volta che la mancanza di pulizia di alvei, anfratti, pendii, alberi, la mancanza di tagliafuoco, la mancanza di lungimiranza di ciò che può accadere, beh questo accade, che ci sono molte vittime, molte persone perdono i loro beni più preziosi , e molte persone cambiano la loro vita.

Si soffre di politiche di minimo sforzo, non permettono a capre e animali di pascolare naturalmente su una montagna che alcuni si appropriano come se fosse la loro (è di tutti, non di chi impone la loro legge). Non permettono ai proprietari di pulire gli anfratti, nel loro caso infliggendo multe, e non si rendono conto che nessuno meglio dei proprietari di terreni agricoli, allevatori e cacciatori mantiene gli ecosistemi puliti e in forma.

Quando dicono che devi lasciare che la natura faccia il suo corso, fregandosene poco dei danni, la rabbia mi riempie il corpo. Non capisco, non mi va bene che gli animali vogliano o debbano vivere con il fuoco, né, da ecologisti come sono, permettere alle piante di bruciare. Penso che non sia essere un ambientalista, che sia essere egoisti.

Almeno nel protocollo antincendio, la prima cosa è salvare vite (grazie al cielo), ma voglio ricordare che molte vite finiscono quando perdi tutto. E non vale per me dire che la natura è stata danneggiata dalla mano dell'uomo per avere una casa e un terreno, in altri casi sì, ma ricordo che tutti noi abitiamo nelle case e molte persone che vivono in campagna hanno terra, piantagioni, animali e oltre ad essere il loro sostentamento, queste persone sono molto più ecologisti degli “ecologisti da poltrona”, i quali, poiché non hanno proprietà ed è il loro sostentamento, non perdono nulla, vivono di stipendio, ma imporre leggi al resto dei mortali.

È tempo di cambiare, di cambiare le politiche, di cambiare i protocolli, di fare, insomma di fare, di pulire i canali, pulire le sterpaglie, costruire tagliafuoco, cercare la prevenzione, è chiaro che è più economico che avviare un idrovolante a 6000 euro un'ora, o mobilitando l'UEM, è tempo di scoprire che questa spesa è destinata alla pulizia, alla manutenzione e alla pulizia.

In una sessione plenaria di dicembre sono stato bollato come pazzo per aver chiesto che i letti dei fiumi e gli anfratti fossero puliti prima dell'estate, che sarebbero stati stoppini che difficilmente potevano essere spenti. Oggi, purtroppo, l'incendio si è diffuso liberamente attraverso canali e anfratti di difficile accesso ed è arrivato a comunicare zone che richiedono molto tempo per essere raggiunte con i veicoli, peccato che abbiamo ancora quel pensiero.

La stessa cosa accade con le piene, se i canali sono sporchi, l'acqua viene trattenuta e il livello si alza, allagando gli appezzamenti (rurale o urbani) che stanno dalla sua parte, invece, quando l'acqua scorre attraverso il canale, può scorrere di più, il che è vero che va più veloce ma che se drena bene non è un problema, devi dare uno sbocco all'acqua, pulire i canali, pulire la spazzola, come per il fuoco. La natura selvaggia non dà altro che problemi, ricordiamo che il 9 ottobre 2007 quando lo sterrato e i canneti stessi abbatterono il ponte di Beniarbeig, fu dimostrato che se il letto del fiume Girona fosse stato pulito non sarebbe successo, infatti hanno messo anti -plastica di radice in modo che le canne non fuoriescano e che l'acqua scorra rapidamente ma senza raccogliere sporcizia.

Servite questa disgrazia, come tante altre volte, perché riflettiamo sulle politiche che applichiamo e facciamo piani di prevenzione, per il bene di tutti.

4 Commenti
  1. Carles Gual ha detto:

    Inoltre, l'UME non spegne gli incendi gratuitamente, per questo addebita molti soldi alle autonomie.

    • Luis ha detto:

      Meglio spendere soldi pubblici per questo che non sprecarli in celebrazioni, sterili bar sulla spiaggia e membri della famiglia collegati.

  2. Lesley Callow ha detto:

    Ottimo articolo e condivido tutto quello che dici. Prevenire è molto meglio che curare.

  3. Luis ha detto:

    “…Questa disgrazia serve, come tante altre volte, a riflettere sulle politiche che applichiamo e a fare piani di prevenzione, per il bene di tutti…”

    Servite questa disgrazia, come tante altre volte accade, perché non riflettiamo e continuiamo a fare come sempre, niente.
    Perché non è proprio niente quello che faranno per il bene di pochi.


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