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La paura delle rapine e la pericolosità delle strade portano i giovani Dianenses a rinunciare alle biciclette

24 Luglio 2020 - 12: 42

Il consigliere per la sicurezza e la mobilità dei cittadini, Javier Scotto, e l'Assessore al Territorio, Maria Josep Ripoll, hanno presentato questa mattina la strategia della bicicletta Denia per i prossimi anni.

Dopo uno studio condotto per mesi, in cui sono stati consultati residenti e associazioni, il Consiglio Comunale ha elaborato la strategia di mobilità della città per promuovere l'uso delle biciclette per spostarsi nell'area urbana. Perché questo è l'obiettivo del governo locale: più biciclette e meno motori.

"È necessario pacificare la città", Ha sottolineato Ripoll. Le nuove strategie dovranno alleviare la pericolosità del traffico, ma anche il rumore e l'inquinamento che ciò comporta. In questa linea, l'assessore al Territorio ha voluto chiarire la differenza tra il traffico che stanno cercando di andare meno e il trasporto che deve essere promosso. Il traffico è sinonimo, secondo la sessione, di inquinamento, anche acustico, quando si cammina per la città in cerca di parcheggio. Anziché, "il trasporto va dal punto A al punto B senza interferenze o danni alla città".

Per questo motivo, il Consiglio Comunale concentra i suoi sforzi per normalizzare e promuovere l'uso della bicicletta. Tuttavia, ha molti ostacoli da abbattere, alcuni dei quali causati da questo "transito" a cui fa riferimento il consigliere Ripoll. I ciclisti non considerano Denia una città sicura e questo è uno dei maggiori impedimenti quando si tratta di convincere le persone abituate a viaggiare in veicoli a motore.

L'inciviltà degli automobilisti e l'insicurezza che provano i ciclisti fa sì che i residenti di tutte le età lascino a casa le biciclette e le utilizzino solo per il tempo libero o lo sport e non per il trasporto o gli spostamenti quotidiani. E non solo questo tipo di insicurezza è ciò che provano, ma anche rispetto alle rapine, dove la media di Dianense è ben al di sopra della media statale (29% rispetto al 4% nello Stato), avvicinando questo indice a Denia alle città con figure simili come Barcellona o Siviglia, e non ad altre di dimensioni simili a quella della capitale del Marina Alta.

Questo è anche uno dei motivi principali per cui i giovani di Denia non usano la bicicletta per il trasporto. La percentuale di persone con meno di 25 anni e di studenti che la usano è inferiore alla media dello stato, con Denia che utilizza questo mezzo di viaggio meno.

Per porre fine a queste insicurezze, riportare i giovani ai pedali e la pace ai vicini, il Consiglio Comunale limiterà ulteriormente la velocità a 20 chilometri all'ora nell'area urbana e al porto, e a 30 nei sobborghi che vedono necessario, come l'accesso ai centri educativi. Inoltre, amplieranno e rafforzeranno la rete di rastrelliere per biciclette con alternative per l'ormeggio di quella attuale per prevenire i furti, nonché la registrazione della bicicletta richiesta per le biciclette dei vicini.

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